sabato 6 dicembre 2008

Miriam Salvalai, Artista


Salvalai Miriam nataa Fiorenzuola d’Arda (Pc), residente alla via Montello, 35 -64021 Giulianova – (Te) – Tel.: 085-8007813 - http://www.miriamsalvalai.it/ - info@miriamsalvalai.it -
" Curriculum Vitae "

Nata a Fiorenzuola d'Arda (Pc), ha conseguito il diploma di "maestro d’arte” presso l’Istituto “Paolo Toschi” di Parma nel 1973.
Ha partecipato a diverse mostre collettive nazionali, "personali" ed a numerosi premi di pittura. Interventi eseguiti per conto di Enti Pubblici.
Dipinti presenti in numerose collezioni private e pubbliche.

1973 - Collettiva "Scuola d'Arte Parma" - Acquanegra sul Chiese (Mn);
1974 - Premio di Pittura "Città di Giulianova" - Lido di Giulianova (Te);
1978 - Premio internazionale "Botticelli" - Reggio di Calabria;
1978 - Collettiva "2° incontro di Primavera" - Giulianova (Te);
1978 - Premio Naz. di Pittura "V. Cermignani" - Lido di Giulianova (Te);
1978 - Mostra del Piccolo Formato - Giulianova (Te):
1978 - Premio Internazionale "Trofeo Calabria" - Reggio Calabria;
1989 - "Personale" Galleria d'Arte Riviera - Lido di Giulianova (Te);
1990 - "Personale" nell'ambito di "Castellarte '90" – Castelbasso- Castellalto- (Te);
1990 - XL Rassegna d'Arte G.B. Salvi e Piccola Europa (Comune di Sassoferrato e Università degli Studi di Urbino) – Sassoferrato (An);
1990 - Mostra di Artigianato Abruzzese - Teramo -;
1991 - "Personale":Oggi,Giulianova di ieri-Cappella de' Bartolomei-Giulianova(Te);
1991 - Mostra Arti Figurative Istituto "Di Marzio" - Pescara;
1991 - "Giulia & Giulia", Complesso AAST - Lido di Giulianova (Te);
1992 - "Personale" Museo Archeologico "Paesaggi della memoria - Angoli e colori della nostra Provincia” – Teramo;
1993 - "Personale" - "Montone, luoghi e memorie" - Montone di Mosciano S.A. (Te);
1993 - IX Mostra Internazionale di Fumettistica e Satira: presenza con dipinti e grafica – Centro Congressi Kursaal-Lido di Giulianova (Te);
1993 - "Personale" presso "Arte Habitat" - Giulianova (Te);
1994 - "Personale" presso la "Saletta d'Arte Comunale" - Aosta;
1995 - "Collettiva di solidarietà artisti giuliesi"-Circolo degli Amici- Giulianova (Te);
1995 - "Personale" Grand Hotel Don Juan - Lido di Giulianova (Te);
1996 - Real."Palio"XIV Manifestazione"Castelli di Sabbia"-Lido di Giulianova (Te);
1997 - "Personale" all'aperto "Gran Caffè de' Baroni" - Giulianova –;
1998 - Collettiva “Opuscolarte” – Cripta Duomo S.Flaviano – Giulianova (Te)-;
1998 - Mostra Pittori di Marina - Circolo Ufficiali Marina Militare –Ancona-;
1998 - Mostra Finale Pittori di Marina – Venezia –;
1999 - “Personale” Reggia di Caserta – Caserta –;
2000 – “Column’Arte 2000”–1^ Rassegna d’Arte Contemporanea Abruzzese–Colonnella (Te);
2001 – Collettiva “Artisti della Fascia Costiera Teramana”-Centro Congresi Kursaal-Giulianova (Te)-;
2001 – Mostra di Pittori Abruzzesi “Perimetri Aperti” – Sala Mostre – Gorizia –;
2001 – Mostra di Pittori Abruzzesi “Perimetri Aperti” – Sala Congressi “Gersag” –Lucerna-(Svizzera)-;
2001 – Mostra di Pittori Abruzzesi “Perimetri Aperti” –Sala Ancien Hotel De Ville-Lussemburgo-;
2001 – Mostra di Pittori Abruzzesi “Perimetri Aperti” –Palazzetto dei Nobili- L’Aquila –;
2001 – Opera pittorica e realizzazione serigrafia per il Comune di Montorio al Vomano (Te);
2001 – Opera pittorica e realizzazione serigrafia per il Comune di Civitella del Tronto (Te);
2001 – Opera Pittorica per “Premio Anfiosso” e realizzazione serigrafia-Giulianova-Te-;
2002 – Realizzazione serigrafia per conto del Comune di Giulianova (Te);
2002 – Opera pittorica e realizzazione serigrafia per il Comune di Atri (Te);
2002 – “Personale” presso Auditorium S. Agostino – Atri – (Te);
2002 – Collettiva “Presenti Assenti” – Centro Congressi Kursaal – Giulianova (Te);
2003 – Opere pittoriche e realizzazione di due serigrafie per la Provincia di Teramo;
2003 – “Personale” Centro Culturale San Francesco – Giulianova – Te -;
2003 – Opera pittorica e realizzazione serigrafia “Acqua e Arte” – Ruzzo Reti spa – Teramo -;
2004 – Opera pittorica e realizzazione serigrafia per il Comune di Notaresco (Te).
2005 – Collettiva “Arte e Musica” (rassegna di opere eseguite solo da artiste donne) – Sala Kursaal – Giulianova Lido (Te);
2005 – Opera pittorica e realizzazione serigrafia per il Comune di Colledara (Te);
2005 – “Personale” presso la “Torre Sancti Ursi” – Aosta -;
2006 - Sito internet http://www.miriamsalvalai.it/ - mail info@miriamsalvalai.it -
2006 – “Musica e Arte” – Sala Trevisan – Centro Culturale San Francesco – Giulianova – Te -;
2006 – “Opportunus”: personale a sostegno e per lo sviluppo del mare;
2006 - Opere presenti su diversi siti d’arte e di cultura on-line;
2007 – Courmayeur (Ao): curatrice della scenografia marinara nel Jardin de l’Ange;
2007 – XIX Edizione “Premio Primavera” – Roma -;
2007 – Realizzazione artistica del libro “Porto di Giulianova – Storia, pesca, turismo” per Ente Porto Giulianova;
2007 – Esposizione “Maestri Contemporanei” – Palacongressi Kursaal – Giulianova Lido -;
2007 – Selezionata e premiata al “Premio Ambiente 2007” – Stresa ( Verbania);
2007 –Biennale Internazionale di Arte Moderna di Firenze, Fortezza da Basso; (1 – 9 dicembre 2007);
2007 – Natale in Arte – Collettiva di Pittura – Galleria “Nonsolotarli” – Giulianova, Corso Garibaldi;
2008 –VII Biennale Internazionale d’Arte di Roma di Arte Moderna – Roma, Piazza del Popolo, Sale del Bramante-;
2008 – Collaborazione artistica volume “Porto di Giulianova /Storia, pesca, turismo“ per Ente Porto Giulianova;
2008 – Restauro murale a tema in Comune di Roseto degli Ab.-fraz. Montepagano commissionato da Amm.ne Provinciale di Teramo;
2008 – Esposizione “Maestri Contemporanei” – Palacongressi Kursaal – Giulianova Lido -;
2008 – Premio Ambiente 2008: riconoscimento speciale “Onda d’Oro”;
Hanno scritto:
Sonia Aloisi, Vincenzo Angelico, Chiara Angeloni, Paolo Basilico, Piero Bianchi, Tania Bonnici Castelli, Angelo Bozzetti, Luigi Braccili, Umberto Braccili, Susanna Busnelli, Giancarlo Cameli, Fabio Capolla, Tiberio Cianciotta, Valeria Colonna, Donato Conenna, Giovanni Corrieri, Teresa De Iuliis, Francesco De Lucia, Sergio Di Diodoro, Aldo Di Lello, Anna Fusaro, Sandro Galantini, Gianni Gaspari, Franco Gerardini, Francesco Gialluca, Angelo Ioannoni, Antonio Lera, Francesco Marcozzi, Aldo Marroni, Jada Mazzoli, Gianfranco Mazzoni, Silvia Medori, Mauro Mercuri, Piero Minuzzo, Lino Nazionale, Ugo Nori, Duilio Rabottini, Patrizia Rossi, Claudio Ruffini, Pietro Serrani, Giovanni Saverioni, Marzia Tassoni, Francesco Tentarelli, Teresa Tripodi.
Quotidiani - Periodici - Videoradioservizi:
Abruzzo Flash, ANSA, Cronaca d’Abruzzo, Il Centro, Il Messaggero, Il Mattino, Il Resto del Carlino, il Secolo d'Italia, Il Tempo,La Stampa, Le Notizie, L'Unità, ROMA, Abruzzo nel Mondo, Adriatico Flash, Almanacco Giulianova, Arte Mondadori, Ateliers '90 di Castellarte, Colibrì, Controcolpo, D'Abruzzo, D & D Disegnare e Dipingere, Editor il meglio d'Abruzzo, Famiglia Cristiana, Flash Art, Gabbiola, Hoba News, i Giuliesi, Il Corsivo, Il Giornale dell'Arte,Il Menestrello des Alpes, Il Monitore Valdostano, L'Araldo Abruzzese, La Settimana, La Tenda, La Vallée Notizie, La Voce degli Amicacci, L'Eco di S. Gabriele, L'Italia Settimanale, MareinItaly, Marie Claire, Monitor, OC l'opinione e il confronto, Piccola Città,Qui Roseto, Qui Touring, Rivista Madonna dello Splendore, Zodiaco, Zoom, Antenna 1, RETE8, Teleponte, Tele Saint-Vincent, TVN, Verde TV, Radio Feeling, Radio "G" Giulianova, Rai Radiotelevione Italiana (TG e GR Abruzzo, TG e GR Marche, Tele Sain-Vincent, TG e GR Valle d'Aosta, TG e GR Campania).

mercoledì 5 novembre 2008

Armando Ianni, pianista



Pianista, Tastierista, Fisarmonicista, Organettista, ha conseguito gli studi presso il Conservatorio di musica "Luisa D'Annunzio" di Pescara,
sotto la guida della P.ssa Manuela Marcone.
Ha iniziato giovanissimo lo studio del pianoforte sotto la guida del maestro Piero D'Egidio, ha proseguito perfezionandosi con la maestra Enza Sicari e successivamente con la prof.ssa Manuela Marcone.
Nel 1992 fondò la Corale folkloristica “Nuova Compagnia di Canto Giuliese” dove curò la direzione corale ed artistica.
Visti i brillanti risultati in campo corale e scenografico nella rassegna “Folklorissima di Pescara 1993”, fu contattato dal coro “G. Verdi” di Teramo dove gli fu proposta la collaborazione nella preparazione delle “nuove reclute” della corale stessa e la condirezione della corale al fianco del M° Ennio Vetuschi.
E'pianista accompagnatore di cantanti lirici collaborando spesso con il M° Antonio Galiè nell’Accademia Beniamino Gigli di Ascoli.
Ha tenuto concerti in Italia e Finlandia. Dal 1994 si dedica all'insegnamento di: Pianoforte,Tastiera elettronica, Diatonico.
Collabora con la M° Elisa Concetto come duo “I Maelisando” svolgendo un’intensa attività artistica (serate, spettacoli).
Nel campo dei Diatonici è tutt’ora dimostratore della ditta “Cav. Giuseppe Ianni” collaborando in stage e clinics di musica etnica (vedi: COLLANA ETNOMUSICOLOGICA ABRUZZESE pubblicata direttamente dalla Regione Abruzzo per conto del Prof. Carlo Di Silvestre).
Nel campo midi –music è attualmente dimostratore della ditta LOGIC SYSTEM nel settore dei Diatonici Midi. Nella Home Recording ha collaboratore e tutt’ora collabora con la “Service Time” in qualità di turnista. Ha prodotto per la “One Bap” una raccolta di basi musicali interamente arrangiate e suonate dal vivo senza l’impiego di emulatori virtuali di suono.
Nel 2002 ha dato vita ad una Swing Band di dieci elementi in puro stile anni ’30 esibendosi in spettacoli di cabaret in varie località della provincia, al "Teatro Ariston" di Giulianova e al “Teatro Comunale” di Teramo.
E’ attualmente Presidente del CME Nuovi Accordi (Centro Musicale Europeo) con sede a Giulianova.

Elisa Concetto, cantante


Cantante,diplomata in Canto Lirico al Conservatorio “A. Casella” dell’Aquila sotto la guida del M° Angelo Degl’Innocenti si è perfezionata successivamente presso l’Accademia di Canto “B. Gigli” di Ascoli con il M° Antonio Galiè.
Ha tenuto concerti per l’Associazione musicale “J. Haydn” di Martinsicuro (TE) affrontando repertori di musica sacra e operistica sia in Italia che all’estero in particolare in Finlandia nelle città di Tampere, Hilia e nel 1992 ad Helsinki presso l’antica residenza di un famoso soprano finlandese organizzato dall’associazione B. Gigli di Finlandia.
Per quanto concerne la musica moderna ha affrontato diversi stili e generi dedicandosi allo studio e perfezionamento del “canto moderno”.
Tra il 2001/02 con una Swing Band di 10 elementi ha tenuto un Tour di concerti nella provincia teramana ed ha partecipato sempre con la band ad uno spettacolo teatrale presso il teatro Ariston di Giulianova ed il teatro Comunale di Teramo dal nome “I tre del Cabaret” riscuotendo consensi di pubblico e stampa.
Attualmente è impegnata nella formazione di duo con il nome d’arte “I Maelisando” con il
M° Armando Ianni ed è la “voce” della swing band “Swing & Co”.
E’ stata in giuria in diversi concorsi e festival per interpreti accanto a celebrità della musica leggera come Daniele Groff e Linda.
Nel 2005 ha vinto il Concorso Internazionale di Musical ed ha cantato presso il
“Teatro ARISTON di San Remo”. Si è esibita inoltre in diversi teatri, ultimo dei quali nel corrente mese presso il “Teatro VENTIDIO BASSO di Ascoli Piceno”.
E’ laureanda presso l’ IMP GAETANO BRAGA di Teramo, perché ha frequentato e concluso il Diploma Accademico di II Livello di perfezionamento di Canto Lirico.
Da tre anni insegna presso il Centro Studi di Musica Moderna di Ascoli Piceno che è tra l’altro la sede Centrale del CENTRO MUSICALE EUROPEO.
E’ una dei soci fondatori del CME Nuovi Accordi (Centro Musicale Europeo) nel quale insegna Canto Lirico e Moderno.
Il CME Nuovi Accordi è una realtà nata come istituzione più vicina alle esigenze musicali e alla preparazione dei musicisti che vogliono entrare nel mondo della musica moderna svolgendo durante l’anno accademico appuntamenti come Concerti, Rassegne, Seminari, Stage e laboratori dei diversi corsi quali: Canto Lirico, Moderno; Pianoforte, Tastiere Elettroniche, Chitarra Acustica, Elettrica, Basso, Organetto Diatonico, Computer Music.
Tra i lavori musicali più importanti si tiene a citare la realizzazione di un Musical dal nome “Metamorfosi”prodotto interamente dal M° Elisa Concetto su brani editi tratti da “Notre Dame de Paris” e arrangiati dal M° Armando Ianni. Nell’Aprile 2005 il Musical “Metamorfosi” ha visto il suo debutto presso il “Teatro MAGIC VISION di Napoli” riscuotendo un enorme successo di pubblico e di critica musicale.

























martedì 4 novembre 2008

Lucy Campeti, cantante



Lucy Campeti, anche se è nata a San Benedetto del Tronto, il 16 maggio del 1984 ma è sempre vissuta a Giulianova Lido (TE), nel quartiere dell’Annunziata. Ha frequentato il Liceo Artistico di Teramo e nella sua provincia ha mosso i primi passi, anche se seppur piccola, la sua città è sembrata una fervida realtà musicale. Ed infatti l’incontro a Giulianova con il M° Poliandri e il M° Montebello e tanti altri ai quali deve molto. Poi si è trasferita a Roma, dove vive attualmente. Ha frequentato la “Percentomusica”, una scuola di formazione professionale per la musica; ed è lì che ha cominciato a imparare il “lavoro vero” del musicista, e a stabilire contatti con professionisti che lavorano stabilmente nel mondo dello spettacolo, per quanto si possa parlare di stabilità in questo campo! Ad un certo punto della storia, si è aperta una strada che mai si sarebbe aspettata nella vita, o almeno non così presto: quella dell’insegnamento. Non si riconosce nel ruolo di Prof., e invece si trova a guidare, lo spera al meglio, il percorso musicale di tanti ragazzi che frequentano le varie scuole dove insegna: la “Ladybird Project”, annessa al negozio di strumenti musicali “Cherubini” di Roma, e l’associazione “Il Grillo” di Sezze Romano (LT).
Il suo curriculum:
Si avvicina alla musica con lo studio del pianoforte, sotto la guida di Mirella Del Sordo e Andrea Arcini, per poi passare al canto lirico con Emanuela Formichella. Nel 1999 e nel 2000 collabora come vocalist nelle esibizioni degli alunni della scuola "Musicisti e Musica" di Augusto D'Antonio; collabora con la scuola anche come insegnante nella sezione di propedeutica musicale, dedicata agli alunni più piccoli. Nel frattempo lavora su un repertorio di musica leggera italiana e sempre nel 2000, diventa la solista di una band vocale "The Nightingales"; partecipa come cantante-attrice al musical "Straniragazziestreghe", con le coreografie di Sara Palladini, promosso dal Liceo Artistico di Teramo. Sempre in ambito teatrale lavora come voce recitante in vari spettacoli. Nel 2000 partecipa alle selezioni nazionali dell'Accademia della Canzone di Sanremo, classificandosi tra i finalisti del concorso con il brano inedito "Quante parole" (Campeti, D'antonio, Montebello). Ha frequentato stages con Silvia Mezzanotte (Matia Bazar), Franco Fasano e Mario Natale. Nello stesso anno forma la "Flying Louse Band" e con loro incide un disco di cover di brani che vanno dal rock di Sheryl Crow al soul di Aretha Franklin; con i Flying Louse partecipa, per tre anni consecutivi alla rassegna "Atri Cup", come ospite della manifestazione. Nel 2001 collabora in studio con il gruppo hip hop N.C.M., alla registrazione di due singoli tratti dall'album omonimo N.C.M. In seguito partecipa anche come ospite nelle esibizioni live della band. Segue dei corsi di danza moderna alla scuola "In Arte" del M° Alfredo Massacesi; sarà poi ospite della scuola negli spettacoli del 2001 e del 2002, cantando e ballando brani tratti da musicals come Moulin Rouge e Cats. Nel 2002 incide per la "Triart Productions Boston" di Jsrael Tanenbaum, il brano "Tu dime quien" (Campeti-Galassi-Tanenbaum). Nel 2003 forma la Harlem Band e con loro lavora al fianco di Rocky Roberts e Linda, facendo da spalla nelle esibizioni live dei due artisti. Ha formato il duo "Sax & Face" con Sergio Pomante (sax alto), con il quale si esibisce rivisitando i classici del jazz e dello swing. Lavora come cantautrice con Sergio Pomante, scrivendo i testi dei brani "From now on", "Recapture the feelings" e "The answer to my dreams". Studia nella scuola Percentomusica di Roma con: Claudia Arvati: canto-approccio stilistico; Marco D'Angelo: canto-repertorio pop; Pietro Bisignani e Solange Mattioli: canto-tecnica;
Andrea Avena: teoria e armonia; Sandro Mambella: pianoforte; Massimo Fedeli: musica d'insieme. Collabora come corista e co-autrice di testi, con giovani cantautori e interpreti che segue anche nelle performance dal vivo. E' la vincitrice della prima edizione del concorso canoro "Onebap Music Festival" 2004, con il brano "You've got a friend" (C.King). E' la vocalist della band "Rhythm & Bu$ine$$" e dei "Funky Groover". Inoltre è la voce dell’Alessandro Svampa Group. La formazione oltre a Lucy Campeti, è composta da Alessandro Svampa alla bateria (F. De Gregori, Ron, P. Daniele), Massimo Saccutelli alle tastiere (Linda, A. Minetti), Andrea Solarino alla chitarra (M. Moriconi, M. Manzi) e Andrea Zaccari al basso. Il repertorio è disponibile sul sito: www.alessandrosvampa.com. collabora con Carlo Gargioni alla registrazione delle musiche per la trasmissione "Markette", di Piero Chiambretti, in onda su La7; si tratta di sigle e jingles in stile gospel, trasmessi durante il programma televisivo.

Marko Ferrari, autore, comico e conduttore.

Marko Ferrari, nato a Giulianova (Te) nel 1977. Diplomato in Recitazione presso la NUCT (Nuova Università del Cinema e della Televisione) di Cinecittà a Roma, dove ha frequentato anche il corso di Sceneggiatura. Dal 1995 partecipa a molte trasmissioni televisive e radiofoniche in qualità di autore, comico e conduttore: Comedy Lab2 (MTV) di Marco Maccarini; Seven Show (Europa 7); Fuori controllo di Gennaro Nunziante (Telenorba); Ottovolante (Radio Due).
Ha preso parte ai laboratori di cabaret e teatro comico: La fattoria dei comici del Teatro Ambra Jovinelli di Roma, diretto da Serena Dandini; Laboratorio Zelig di Bologna e di Bari.
Ideatore del laboratorio di cabaret e teatro comico Comici sotto un ponte di Teramo e dell’omonima trasmissione televisiva (TV6).
Premio “Gastrhomoridens” primo classificato ex equo al Festival Nazionale a tema gastronomico Culinaria Risinterra di San Salvo (Ch) nel 2007; vincitore del Festival Nazionale del Cabaret di Basilicata nel 2005
Autore della guida “L’ Abruzzo per tutti, divenda abruzzese anghe tu!” .
Ha pubblicato racconti di narrativa in antologie e riviste letterarie.
Dal 2005 dirige la collana Empatia comedy per le edizioni Demian.

lunedì 20 ottobre 2008

Simone Del Grosso, documentarista


il documentarista Simone Del Grosso (nato a Giulianova -Te il 3/3/75)

presenta il documentario LA MALATTIA DELL’ARCOBALENO


al cinema Detour, nel contesto del Festival Internazionale del Film di Roma DocTourMARTEDI' 28 OTTOBRE FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI ROMA - BACKDOOR ore 20.45 LA MALATTIA DELL’ARCOBALENO- APPUNTI SUL CINEMA DI LUIGI DI GIANNI di Simone Del Grosso (Italia 2006, 48 min).


La malattia dell’arcobaleno è un viaggio tra le location di alcune opere fondamentali di Luigi Di Gianni. La Lucania, terra d’origine del regista da parte paterna, rappresenta lo scenario privilegiato, quel “paesaggio dell’anima “ che si offre come sfondo delle sue opere più sentite.


a seguire Incontro con l’autore info su: http://www.cinedetour.it/

sabato 24 maggio 2008

Marco Lacomba, artista




COMUNICATO STAMPA – mostra di pittura a Teramo

Mostra dell’artista giuliese, Marco Lacomba, a Teramo, 31 maggio 2008, ore 18:30
Sala espositiva di Via Nicola Palma – centro storico della Città


Evento organizzato dall’International Inner Wheel, distretto 209° - Italia/Club di Teramo
E il Rotary International, distretto 2090° - Italia Club di Teramo.

Con il patrocinio del Comune di Teramo, Città di Teramo

Partner Artintype, nuovi caratteri dell’arte contemporanea

Personale dell’artista giuliese, Marco Lacomba

Mostra di pittura dal titolo: “il Senso della Vita”, il prossimo sabato 31 maggio 2008, ore 18:30 presso la sala espositiva comunale di Via Nicola Palma – centro storico di Teramo.


La semplicità delle linee, la perfezione delle forme, sono la sua peculiarità artistica. I colori come le note sono abbinati con una ricercatezza quasi maniacale. Non c’è artifizio nelle sue opere ma istinto e naturalezza nell’ispirazione.

L’artista, nato a Giulianova in Abruzzo nel 1966, ha manifestato fin da piccolissimo un innato spirito di osservazione e di manualità nel percepire le bellezze della natura e delle arti visive, uno spiccato dono nel disegnare e creare con un gusto semplice ma nello stesso tempo ricercato. Laureatosi in Giurisprudenza, dopo aver frequentato il Liceo Scientifico, ha capito che la sua vena artistica non poteva essere soffocata e così è partita questa stupenda avventura che lo ha portato a realizzare innumerevoli creazioni di indubbio valore artistico

Il tema portante di tutta la sua produzione è il "Senso della vita" e i suoi lavori sono il frutto di una continua ricerca, un viaggio nei meandri dell'esistenzialismo, strumenti di riflessione ed evidenti intenti comunicativi. Nei colori dei suoi elaborati s'intrecciano elementi storici, filosofici ed etici. Le frequenti ed irrisolvibili questioni, che ciascuno di noi, si è sempre posto nel corso della vita.

Chi è Marco Lacomba?
Inizialmente, si è dedicato all’illustrazione, in particolare per il settore editoriale, attività artistica che partì casualmente a seguito dell’incarico che gli fu affidato per presentare anno per anno la Mostra Internazionale di Fumettistica e Satira di Giulianova (TE), manifestazione che negli anni novanta giunse ad un ottimo livello sia sul territorio nazionale che internazionale.
Così già nel 1992, fu notato da un giornalista romano, il dott. Franco Bergamasco, il quale gli propose di pubblicare un libro di illustrazioni umoristiche con le allora Edizioni Paoline poi divenute Edizioni San Paolo di Milano.
Dopo alcuni incontri e stilato il tema di lavorazione, Lacomba realizzò il materiale necessario, e nel 1992 pubblicò il Pret-a-Porter “Clericali Impertinenze dai tetti in giù”, una satira mai irriverente sull’ambiente ecclesiastico, nell’ottica del consumismo e della competitività dei nostri tempi.
La prefazione era del noto Claudio Sorge, celebre penna del giornalismo italiano, nonché direttore del quotidiano L’Avvenire.
Poi seguirono innumerevoli pubblicazioni a carattere nazionale, sui vari giornali, specializzati, come ad esempio il mensile Comix.
Nell’anno 1994-1995, invece, collaborò con “Il Sale”, testata umoristica dove fu direttore anche Maurizio Costanzo e dove scriveva il noto giornalista della Rai, Romano Battaglia.
A “Il Sale” si fece subito notare, quindi fu incaricato dal direttore responsabile, di curare la copertina del settimanale, oltre ad uno spazio interno, che era già di sua competenza.
Da queste pubblicazioni seguirono innumerevoli collaborazioni editoriali nel settore dei magazine e dei quotidiani sia nazionali che regionali, come ad esempio: Panorama, Il Manifesto, Il Messaggero, Il Tempo, Il Centro, Il Giornale, D&D Disegnare e Dipingere, ecc...
Sua fu anche l’Illustrazione dedicata ai problemi dell’immigrazione nel noto programma Rai “Non solo nero”.
La Pittura
Successivamente alla passione per l’illustrazione editoriale si è manifestata sempre di più la necessità di esprimere la sua arte, e soprattutto di comunicare. Quale strumento migliore della pittura, per raffigurare con l’arte del disegno, i suoi sentimenti, il suo pensiero le sue convinzioni e le sue incertezze! Il tema portante della sua produzione è il "Senso della vita" e i suoi lavori, sono il frutto di una continua ricerca, un viaggio nei meandri dell'esistenzialismo, strumenti di riflessione ed evidenti intenti comunicativi. Nei colori dei suoi elaborati s'intrecciano elementi storici filosofici etici, o forse utopia, ... insomma le frequenti ed irrisolvibili questioni, che ciascuno di noi, si è sempre posto nel corso della vita.

Per l’organizzazione

Walter De Berardinis




Recapiti organizzativi: Via Giovanni Amendola, 29/A – 64021 Giulianova alta (TE) Telefax: 0858003963
Mobile: 3285811626 e.mail: walter.de.berardinis@alice.it Skype: w.deberardnis


Recapiti dell’Artista: Via Ippolito Nievo, 18 - 64022 Giulianova (TE) Telefax: 085 8000169 - Ufficio:0861 783365 - Mobile: 3292242595 sito web: www.marcolacomba.com e.mail info@marcolacomba.com - marcolacomba@yahoo.it







domenica 4 maggio 2008

Carino Cordone (Carì), scultore
















Carì (Carino Cordone) è nato il 5 maggio 1940 a Giulianova, e qui vive e svolge il suo lavoro di acconciatore per uomo". Ci conosciamo da una vita ed ho imparato per esperienza diretta, che si offende se lo chiamano "artista", perché, da dilettante sopraffino ci tiene a precisare che il suo è solo un hobby, cui dedica, pero, tutto il tempo libero che il lavoro gli lascia.
Aveva cominciato, qualche tempo fa, impegnandosi in una realizzazione di immagini, utilizzando materiali poveri, quali le conchiglie marine. In occasione di una delle sue mostre, lo battezzai, alla giuliese, il poeta delle cucciole". La bidimensionalità delle sue opere gli procurava però, una fastidiosa sensazione di incompiutezza, dovuta al bisogno di esplorare la terza dimensione.
Una breve incursione nella produzione di opere in filo metallico gli ha consentito, sì, di realizzare qualcosa che cercava di riempire il vuoto, ma la "trasparenza delle opere stesse non era sufficiente a soddisfare le sue esigenze. L'occasione per superare questo suo anelito verso l'opera "piena" è stato l'incontro con la pietra leccese, che, forse, ha risolto i suoi problemi artistici.
Con i suoi lavori, Carì riesce a risvegliare in me emozioni dimenticate. Ma io sono forse condizionato, nel mio giudizio,dal fatto che gli sono amico;ed allora, e opportuno riportare il parere di qualcuno che se ne intenda più di me: ubi maior...

C.M.Conte
Il parere dell’esperto

La riproposizione o,meglio la riscrittura di sculture note, come, per esempio, quello del gruppo lapideo, già polìcromo, della Madonna con Bambino,di autore ignoto, posto sull’architrave della chiesa di Santa Maria a mare di Giulianova, lascia intravedere nell'impegno di Carì una consapevolezza formale, rara ai giorni nostri, accompagnata da un approccio compiaciuto ed entusiasta al modello ispiratore.
L'artista giuliese adotta materiali molto simili a quelli medievali, la cui lavorazione richiede, come è noto, uno sforzo paragonabile a quello dei maestri comacini.
Una adesione, oggi si direbbe fuori luogo viste le tendenze contemporanee dell'arte, in grado di determinare nell'artista giuliese, e in chi ha voglia di
guardare le sue opere, una poetica di tipo anacronistico-documentale. La riscrittura di quelle sculture, più o meno famose, viene effettuata con gli stessi sistemi e la stessa ingenuità prospettica e plastica di allora, in un inconsapevole ritorno ad una erà
giottesca. Del resto, nella storia della scultura italiana, già Arturo Martini aveva percorso, con altri mezzi e finalità, il sentiero impervio del ritorno agli etruschi per poi giungere fino al medioevo.
Quella riproposizione martiniana aveva ed ha del commovente, permanendo nelle sue rappresentazioni quel sentimento archetipo di naturalismo astratto.
Ecco allora che le sculture di Cari si accostano, oltre a tali poetiche, soprattutto a quell'infaticabile attività dei lapicidi della montagna teramana che, nel medioevo fino ai giorni nostri, hanno mantenuta inalterata quella koinè, così significativa e pregnante, da determinare episodi estremamente coerenti, sia dal punto di vista formale che iconologico.
La circostanza curiosa, infine, secondo la quale un artista nato e vissuto in un paese costiero, abbia fatto proprio anche il linguaggio squisitamente plastico
appenninico, nonostante la tradizione fittile degli scultori giuliesi, dimostra come vi sia una continuità antropologica nell'uso di speciali materiali che, di
solito, dalla montagna trasportati al mare sotto l'aspetto di piccole pietra, qualche volta, però, intercettati, finiscono per divenire interessanti sculture:
quelle scolpite da Carì.
A.D.S.

sabato 26 aprile 2008

PADRE GABRIELE MARINUCCI: UN GIULIESE AL VERTICE DELL’ORDINE DEGLI AGOSTINIANI SCALZI, di Giovanni Mosca

FOTO 6: Papa Paolo VI e Padre Gabriele – Roma 1963
FOTO 5: Fermo 10-03-1948


FOTO 4: Capitolato Generale degli Agostiniani Scalzi – Roma 1945









FOTO 3: Padre Gabriele con i genitori – Acquaviva Picena 20-07-1941





FOTO 2: Roma 1941





FOTO 1: Ricordo della Cresima – Giulianova 14-11-1928

PADRE GABRIELE MARINUCCI: UN GIULIESE AL VERTICE DELL’ORDINE DEGLI AGOSTINIANI SCALZI, di Giovanni MOSCA

Ezio Marinucci, nato a Giulianova il 5 marzo 1916 da Giuseppe e Carmela D’Angelo, statura media, occhi e capelli castani, fratello maggiore di Luigi, Ivo ed Elvira, sin da fanciullo si dimostrò incline alla devozione, esprimendo la volontà di voler divenire missionario mostrando una spiccata tendenza al Sacerdozio.
Contemporaneamente ai primi percorsi scolastici di base, Ezio maturò la sua vocazione religiosa, dinanzi alla statua della Madonna dello Splendore, che vide concretizzarsi, nel 1931 grazie al Mons. Leopoldo Giardini, Priore-Parroco di Montegranaro, oratore di chiara fama, chiamato a Giulianova per tenere la predicazione delle tre ore di agonia nel Venerdì Santo, che persuase il giovane giuliese a seguire la vita ecclesiastica.
Il 2 novembre 1931, alla tenera età di quindici anni, il giovane Ezio entrò ufficialmente tra i PP. Agostiniani Scalzi nel Convento di S. Agostino di Monte S. Martino in provincia di Macerata, ricevuto da P. Serafino Marchionni.
Un distacco molto duro per l’intera famiglia che vedeva in lui un “punto di forza”, soprattutto per la madre Carmela, che nel dargli il bacio di addio gli disse: “Ti fai Sacerdote Agostiniano, ma mi togli venti anni di vita!”.
Compiuti lodevolmente gli studi di Scuola Media e di Ginnasio, il 28 agosto del 1934 vestiva l’abito religioso e si chiamava Fr. Gabriele Arcangelo. Il primo settembre dell’anno seguente prendeva i voti religiosi e quasi al termine dei suoi studi teologici, compiuti a Roma, il 13 luglio 1941, all’età di 25 anni, fu ordinato Sacerdote, vantando il primato di essere stato il primo della Parrocchia della Natività di Giulianova Lido ad indossare l’abito ecclesiastico.
Lo stesso anno, tornato nelle Marche, fu subito assegnato dai Superiori al Convento “Madonna della Misericordia” di Fermo con il delicatissimo incarico di Cappellano dell’Ospedale Civile “Augusto Murri” della stessa città. Nonostante i fattivi impegni, riuscì a frequentare contemporaneamente per un anno anche le scuole del Ven. Seminario Arcivescovile, allo scopo di completare i suoi studi.
Proprio nella cittadina marchigiana, per ben 22 anni si è impegnato al meglio delle sue energie, consacrando il suo operato apostolico in mezzo a chi soffre, raggiungendo grandi traguardi durante lo svolgimento delle diverse mansioni e compiti che hanno saputo manifestare lo zelo e l’instancabilità di chi si è dedicato interamente al servizio di Dio e delle Anime.
Fu infatti Direttore del Terz’Ordine Agostiniano, Direttore dal 1947 al novembre del 1964 del Periodico Mensile “Voce Fraterna” da lui stesso ideato e fondato, Confessore Ordinario e Straordinario di più Monasteri, Vice-Cappellano per più mesi delle Carceri Giudiziarie di Fermo, Commissario Provinciale delle Marche del suo Ordine (nel 1949 fu chiamato dai Superiori dell’Ordine e fino al 1954 tenne quell’Ufficio, nel quale fu poi rieletto nel 1960), Assistente Regionale per le Marche degli orfani di guerra e donatore di sangue insignito degli onori della medaglia di bronzo.
Eclatante fu l’episodio, avvenuto presso la struttura carceraria di Fermo, dove si ricorda la richiesta di un ergastolano di poter morire accompagnato dal sorriso di Padre Gabriele.
Padre Gabriele è stato tra l’altro autore di alcune pubblicazioni stenografiche che portano il nome di P. Serafino Marchionni, indimenticabile Maestro ed inventore di un pratico sistema stenografico che porta il suo nome, illustre figura che viene ricordata anche grazie ad un volume scritto dallo stesso Padre Gabriele e Danilo Interlenghi, giunto a più edizioni.
Nel dicembre del 1963, Padre Gabriele, corona il massimo traguardo possibile da raggiungere grazie alla nomina di Superiore Generale dei PP. Agostiniani Scalzi da parte del Capitolo Generale. Viene infatti nominato Priore Generale dell’Ordine dai suoi confratelli a primo scrutinio, elezione, che gratificò tutti, nell’aspettativa di avere una guida sicura e paterna per il bene e la prosperità dell’Ordine, essendo una persona ritenuta, secondo testimonianze del tempo, affabile, caritatevole e colta. Ecco perché la cittadinanza fermana, pur nella gioia di una meritevole ed ambita promozione, vide nell’assenza di Padre Gabriele Marinucci un vuoto quasi incolmabile. Al Rev./Mo Padre, giunsero tantissime congratulazioni nonché la propiziatrice apostolica Benedizione da parte dello stesso allora Pontefice Papa Giovanni XXIII.
Come massima autorità di un Ordine religioso, prese parte al Concilio Ecumenico Vaticano II, indetto da Papa Giovanni XXIII e continuato con successo da Papa Paolo VI e si ricordano di lui diverse missioni all’estero, tra cui amava maggiormente ricordare quelle nei Paesi del centro Europa, in Olanda, in Danimarca, in Turchia e in Terra Santa. Meritevole di ricordo è uno dei viaggi evangelici durante il regime comunista negli anni ’70 nell’allora Cecoslovacchia, dove nella città di Praga, fu costantemente seguito dalla polizia politica in tutti gli spostamenti da lui effettuati, nonostante ritenne di indossare l’abito civile per meglio confondersi tra la comune gente togliendosi per la prima volta (come da lui stesso più volte raccontato) l’abito ecclesiastico dell’Ordine.
Nella seconda metà degli anni sessanta, soggiornò in Brasile dove, avendo ereditato da una nobile famiglia di Rio de Janeiro un grande possedimento terriero con annesso poderosa villa, trasformò il tutto in una delle principali strutture al servizio della comunità Cattolica Cristiana.
Nello stesso Brasile, Padre Gabriele festeggiò, nel 1966, il 25° anniversario di sacerdozio celebrando due messe solenni rispettivamente a Rio de Janeiro il 13 luglio e a Bom Jardim il 17 luglio.
Molto legato ai suoi cari e alla sua terra natale, Padre Gabriele non rinunciava mai a trascorrere parte delle sue ferie estive fra gli affetti familiari a Giulianova, dove di rito erano previste visite al Santuario della Madonna dello Splendore e, se in concomitanza con la sua permanenza, la fattiva partecipazione ai solenni festeggiamenti in onore di Maria SS.ma del Portosalvo.
Confessore straordinario di molteplici Istituti Ecclesiastici della capitale a fine mandato di Priore Generale dell’Ordine, fu incaricato quale Economo che accettò con la sua solita umiltà, trasferendosi dalla Curia Generalizia degli Agostiniani Scalzi di Piazza Ottavilla a Roma alla Curia Provincializza di via del Corso, dove continuò la sua intensa attività apostolica.
Attiva fu la sua collaborazione alla struttura di “telefono amico”, servizio telefonico anonimo rivolto alle persone in cerca aiuto psicologico, dove Padre Gabriele con la sua semplicità, bagaglio culturale e molteplici esperienze di vita, riusciva a risolvere i problemi più svariati dei bisognosi.
Ammalato da tempo ai bronchi e gravemente debilitato dalle cure a cui era sottoposto, fu ricoverato d’urgenza per un principio di collasso all’Ospedale S. Giacomo di Roma dove, dopo vari accertamenti, gli fu diagnosticato altresì un serio problema alla vena aorta. Trasportato presso la struttura ospedaliera del S. Camillo per essere sottoposto all’intervento alla vena aorta, durante la degenza pre operatoria, la notte del 20 febbraio 1980, all’età di 64 anni fu colto da un fatale infarto, che gli costò la vita.
La camera ardente fu allestita presso la stessa struttura ospedaliera dove Padre Gabriele morì, e numerose furono le visite di autorità civili ed ecclesiastiche, come numerosissime furono le presenze alla cerimonia funebre che si svolse nella capitale presso la Curia Generalizia degli Agostiniani Scalzi.
Le sue spoglie furono riportate nella sua terra natale di Giulianova dove tuttora posano.
Autore: Giovanni Mosca
La proprietà delle foto e del testo sono dell'Ing. Giovanni MoscaVicolo della Misericordia n.264021 Giulianova (TE)tel/fax 0858008731 - e-mail: moscastudio@tiscali.it

domenica 17 febbraio 2008

Ivan De Cesaris, Ingegnere


Giuliesi famosi oltre i confini della nostra nazione.

Un’incontro davvero eccezionale, quella fatta da due giuliesi in Giappone. Ivan De Cesaris e Arino De Berardinis, entrambi giuliesi D.o.c. e anche coetanei, si sono rispettivamente uniti a due bellezze nipponiche. L’incontro fatidico in un locale all’interno della stazione di Yokohama, dove Arino aveva già lavorato come cuoco, infatti la foto è stata scattata dalla sua ex collega, Kaori. Arino De Berardinis, già da molto tempo vive e lavora a Tokyo, dove svolge l’attività di Cuoco, ma è diventato anche papà della bellissima Sara e si è unito in matrimonio con la dolce Hiromi. Poi c’è l’Ingegnere elettronico, Ivan De Cesaris, che vive in Germania. Lavora alla Intel, la ditta leader mondiale nel campo dei semiconduttori (probabilmente state leggendo questa storia su un computer con un processore chipset intel inside :P). E’ il technical lead di un piccolo gruppo che lavora sul software ed in questo momento è in Germania. Anche lui è di casa in Giappone, già diverse volte, la prima nel 2002, ha diversi amici li e visto che il paese lo ha sempre affascinato è da un pò che studia la lingua. La sua ragazza nipponica, o meglio, la sua futura moglie visto che si sposano in primavera, si chiama Sumie. Sono stati fidanzati pendolari a 10.000 km di distanza per un anno (pensate che a San Valentino dell'anno scorso è andato a trovarla, passato più tempo sull'aereo che con lei!). Alla fine anche Lei ha deciso di seguirlo in Germania dove convivono. Arino è stato di parola, lo ha portato nella migliore pizzeria, ma il vino bianco non era il miglior trebbiano delle nostre parti. Dopo la mitica serata, sono andati al super centro commerciale di Yokohama, dove la piccola Sara si è dedicata alla sua seconda passione dopo il papà è arrivato“Anpanman” il pupazzo più famoso in Giappone (una sorta di Gabibbo italiano). Nonostante il Giappone è lungo più 2500 Km, si sono fidanzati e sposati con due giapponesi della stessa Prefettura, quella di kanagawa (quella a sud di Tokyo, con Yokohama capitale) a 15 minuti di treno di distanza tra le due famiglie d’origine.

domenica 13 gennaio 2008

Miriam Salvalai, pittrice


MIRIAM SALVALAI ALLA VII BIENNALE D’ARTE INTERNAZIONALE DI ROMA

PATROCINIO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE ABRUZZO,
PROVINCIA E COMUNE DI TERAMO E COMUNE DI GULIANOVA


La pittrice abruzzese, emiliana di orgine, Miriam Salvalai sarà presente con l’opera artistica “Reti” alla VII Biennale d’Arte Internazionale di Roma che sarà allestita presso le prestigiose “Sale del Bramante”, in Piazza del Popolo.
Inaugurazione dell’evento sabato 19 gennaio 2008, ore 19. L’esposizione rimarrà aperta al pubblico fino al 30 gennaio. La Direzione della Biennale ha curato la stampa di un prezioso catalogo a colori.
L’artista Miriam Salvalai, che vive ed opera a Giulianova (Te), è l’unica rappresentante dell’Abruzzo e la sua presenza alla rassegna romana è stata patrocinata personalmente dal Governatore della Regione on. Ottaviano Del Turco, dalla Provincia di Teramo, dal Comune di Teramo e dal Comune di Giulianova.
Un altro significativo riconoscimento per la pittrice Miriam Salvalai dopo la recente partecipazione alla Biennale Internazionale di Firenze con tre opere dell’ultimissima produzione.


Associazione Culturale XXI Secolo
(Il Presidente)

Associazione Culturale XXI Secolo
64021 Giulianova (Te)
asscult21_mosecolo@alice.it
P.Iva 01050800679

domenica 6 gennaio 2008

Marco Tentarelli, pittore








Marco Tentarelli nasce nel 1967.
Dopo aver conseguito la maturità presso il liceo Artistico di Teramo, si diploma in scenografia all’Accademia di Belle Arti dell’Aquila. Dopo un inizio contraddistinto da una pittura tradizionalmente figurativa, forte è oggi il tentativo di percorrere strade nuove, originali, all’interno di un mondo personale ed introspettivo che si manifesta nella ricerca di forme e materiali inconsueti che, mediante l’utilizzo di una particolare e rivisitata tecnica di incisione, danno vita ad una inedita sorta di pittura-scultura.

giovedì 3 gennaio 2008

Manuela Formichella, Soprano


Manuela Formichella, soprano brillante, si è diplomata in canto presso il Conservatorio "A.Casella" de L'Aquila e nel luglio 2006 in musica vocale da camera presso il Conservatorio "Santa Cecilia" di Roma.E' specializzata nel repertorio buffo femminile.Ha seguito numerosi corsi di perfezionamento con Claudio Desderi, William Matteuzzi, Regina Resnik, Raina Kabaiwanska, Victor Lederer (Lied tedesco), Nigel Rogers (Repertorio Barocco Rinascimentale).Nel 1998 e nel 1999 ha partecipato al "Corso di specializzazione professionale per cantanti d´Opera" presso il Teatro di Pisa.Finalista al Concorso Internazionale "Lirico d'Abruzzo" e "F.P.Tosti" di Ortona, vincitrice del Concorso "Cascinalirica '92" per il quale ha inciso un CD dedicato al repertorio musicale del sorriso e vincitrice per il ruolo di Despina al Concorso "S. e G. Giacomantonio" ed. 1998 al Teatro Rendano di Cosenza, ha debuttato nel "Così fan tutte" di Mozart sotto la direzione di P.Maag e la regia di M.Scaparro.Si e' esibita con inoltre in concerti con particolare riguardo al repertorio cameristico in numerose città italiane, per es. Teatro Comunale di Treviso (Festival di Asolo.Musica), Palazzo Barberini di Roma, Palazzo Fronzi di Pesaro, Teatro delle Erbe di Milano.Per quanto riguarda il repertorio sacro ha cantato lo Jephte di Carissimi, le Messe KV192 e KV194 di Mozart (Pantheon Roma), lo Stabat Mater di Pergolesi, il Magnificat di Bach (Rovereto), il Laudate Pueri di Vivaldi, l'Exsultate Jubilate di Mozart (Basilica San Giovanni Rotondo).In campo operistico ha preso parte alla realizzazione di "Le nozze di Teti e di Peleo" di G.Rossini con l'Orchestra Scarlatti di Napoli, Dir. A.Zedda.E' stata Berta ne "Il Barbiere di Siviglia" di G.Rossini al Teatro "G.Verdi" di Pisa, al Luglio Musicale Trapanese, al Bellini di Catania, alla Stagione Lirica teramana.E'stata Lesbina ne "Il filosofo di campagna" di B.Galuppi al Festival Galuppi di Venezia 1999; Un'ancella nel "Simon Boccanegra" di G. Verdi nei Teatri di Pisa, Como, Lucca, Rovigo, Trento e Ravenna, Scintilla ne "La contadina astuta" di G.B.Pergolesi al Teatro Palacio Valdés de Avilés in Spagna.Ha interpretato il ruolo di Elisetta ne "Il Matrimonio segreto" di D.Cimarosa ad Aversa, ad Alicante (Spagna) e Teramo.Ha debuttato il ruolo di Era nella prima esecuzione assoluta della fiaba lirica "A caval donato..." di R.Scarcella Perino al Teatro Verdi di Pisa; opera incisa su CD.Nel suo repertorio non mancano produzioni musicali contemporanee quali "Di Feltre si muore" di A.Taggeo "3 Baroque Songs", "La voce della fontana" 1998 di R.Moran, il Concerto Spirituale di G.F.Ghedini con 1'Officina Musicale Italiana.Nel maggio 2000 ha vinto il Concorso internazionale "G.Di Stefano" a Trapani, nell'ottobre dello stesso anno ha interpretato Marzelline nell'opea "Fidelio" di Beethoven nei Teatri di Pisa, Livorno, Rovigo e Como (Dir.Bellugi, Regia Pacini).In dicembre 2000 ha cantato ne "La serva padrona" di G.B.Pergolesi a Trapani e nel l'estate 2001 e' stata Valencienne in Vedova Allegra con la Fondazione Toscanini per la direzione del M°De Bernart.Nel 2002 e' stata impegnata ne il Matrimonio Segreto e ne L'Elisir d'amore a Teramo, a Trapani nel Barbiere di Siviglia; ha interpretato poi il ruolo di Giannetta ne L'Elisir d'amore al Teatro dell'Opera di Roma.Nel 2005 ha inciso un CD di arie e duetti del compositore abruzzese Antonio di Jorio.E' laureata con il massimo dei voti in pedagogia presso l'Università degli studi dell'Aquila.Attualmente è docente di Canto al Conservatorio "L. D'Annunzio" di Pescara

mercoledì 2 gennaio 2008

Lucio Marà, una vita dedicata al mare
















Lucio Marà, pescatore giuliese
(una vita dedicata al mare)
Di Walter DE BERARDINIS

Un 73enne ancora con la voglia di fare, questo è in sintesi Lucio Marà, un giuliese che ha dedicato la sua vita al mare. Fin da ragazzo, cresciuto in una famiglia di pescatori, ha respirato l’aria di mare e tutto quello che ruotava in quel mondo.

Pescatore di professione, ha svolto il suo lavoro prima come dipendente e poi come armatore, sempre con un occhio attento alla sua famiglia. E’ anche un uomo che ha dedicato il suo tempo libero alla composizione di poesie e ultimamente alla pubblicazione di due libri narrativi, tutti accomunati dal filologico della vita di mare.

Nel 1986, per le edizioni Tracce di Pescara, pubblica “Quadre d’Autore” , una raccolta di poesie in vernacolo abruzzese, tutte composte nei primi anni ’80. Poi, negli anni successivi, partecipa a diversi concorsi di poesia, affermandosi sempre tra i primi posti. Subito dopo arrivano varie collaborazioni con enti pubblici e privati, con interviste in trasmissioni radio e Tv locali e nazionali, sempre per raccontare il “suo” mare e la sua amata Giulianova. Organizza e dirige il concorso di poesia dialettale “Lu mare nostre” sempre nella sua città ed ha diretto la Presidenza della locale sezione Marinai D’Italia. Nel 2005, per la collana abruzzese di studi storici, pubblica il suo primo libro narrativo dal titolo “Vita di Mare”, dove racconta tutta la sua vita. L’anno successivo, sempre per la stessa collana, pubblica “La casa sulla riviera”, altro originalissimo racconto ispirato dalla sua famiglia di pescatori. Recentemente, anche per le sue doti di esperto cuoco, è stato pubblicato “Pesci di Mare” per le Edizioni Media, un originale raccolta di ricette di cucina marinara.

Lucio, sei nato e vissuto in una famiglia di pescatori, quindi da piccolissimo hai respirato la vita di mare?
Certo, dopo 73 primavere, posso affermare che fin dalla tenera età ho respirato l’aria di mare. Mio padre Giuseppe era già un marinaio affermato, ed io andavo sempre al porto, anzi lo aiutavo pure nei suoi lavori, tanto che lui mi faceva trovare sempre qualcosa da mangiare, cioè le panocchie che tanto amavo. Intanto frequentavo le scuole ed arrivai fino al 2 avviamento professionale, poi mi aspettava il triennio per specializzarmi in meccanica o elettrotecnica, ma non avevo voglia di finire dentro un industria o un luogo chiuso, avevo già uno spirito libero, ero alla ricerca di luoghi da vivere. Pensi che neanche mio padre riusciva a domarmi, era finita la guerra, si stavano rivoluzionando anche i costumi, erano forti le contrapposizioni tra padre e figlio.
Tuo padre come la prese?
Mio padre, come del resto succedeva in quel periodo, insistette per farmi imparare un mestiere, ma a terra. Non voleva assolutamente che io facessi la vita del mare e mi fece entrare, ed io avevo solo 16anni, in un officina nautica a Giulianova, dei f.lli Giostra di San Benedetto del Tronto. Ma dopo un mese, visto che non c’erano speranze per emergere ed inoltre si prospettava l’idea di rimanere dentro quattro mura, decisi di imbarcarmi.
Come inizio la tua vita da marinaio?
Iniziai, come del resto fanno tutti, dal mozzo, per conto dell’armatore teramano, l’Avv. Nisii e dell’Ing. Falanga. Avevo già avuto l’esperienza con la barca di mio padre, dopo la licenza di 5° elementare, per premio mi imbarco sulla sua nave con destinazione Ancona per fare dei lavori di manutenzione. Fu un esperienza che non dimenticherò facilmente, poi arrivare in un vero porto, come fu quello di Ancona, la cosa mi inorgoglii tanto. Intanto, nell’agosto del 1950, mi imbarcai con la Santa Rita, una barca di 35 tonnellate, il Capitano era mio zio, Marino Marà.
Ci sono stati momenti difficili, dove hai rischiato la vita?
Chi sceglie di fare questa vita, lo sapeva fin dal primo giorno d’imbarco, forse adesso la sicurezza è aumentata, ma il mare certe volete è crudele. Pensa che una notte dovetti scendere con un alto marinaio a recuperare un nostro battello alla deriva, una volta raggiunto il battello, con il mare sempre più agitato e la pioggia fitta il mio collega perse il remo e noi finimmo in balia delle onde. Fu mio Zio che, con una mossa spericolata, comincio a girare intorno a noi fino ad issarci sani salvi. Non dimenticherò il mio compagno che invocava i Santi ed io del resto ringraziai il Buon Dio.
Com’era una giornata tipo?
Si partiva alla mezzanotte, la navigazione durava da un minimo di un’ora fino alle 4 ore per raggiungere la zona di pesca. Una volta sul posto, i marinai più anziani avevano le loro tecniche per individuare i banchi di pesce. Non come oggi che hanno tutte le minime attrezzature per vedere i fondali, le temperature e i pesci sui computer di bordo. Tirate le reti a bordo, il pesce veniva lavato e stoccato dentro le stive con il ghiaccio, però senza metterlo a contatto con il pesce, per non farlo rovinare. Dopo varie pescate, si tornava in porto, dove veniva conferito su questi vecchi camion Fiat, peri poi prendere la via dei mercati generali, in quel periodo andava forte la piazza di Roma.
Poi arrivò la chiamata per le armi?
Si! Fu una bella esperienza, arruolato nella Marina Militare Italiana nel 1954, prima a Taranto e poi a La Spezia per il corso di Motorista Navale, fui destinato all’Incrociatore Garibaldi, dopo 26 mesi di onorato servizi tornai a casa.
Al ritorno ritornasti subito in mare?
Certo, era tanta la voglia di rivedere il mio mare. Ma presi anche la decisione di solcare il mediterraneo centrale. Mi imbarcai con l’Elvira Madre. Non dimenticherò mai la sera della partenza, cenai con i miei in una atmosfera triste, con mia madre che piangeva. Il giorno successivo partimmo con destinazione verso le coste africane, nel cuore del mediterraneo. Non scorderò lo sbarco, al porto di Biserta in Tunisia, un porto di mare dal ricco passato storico. L’anno successivo tornammo a pescare nell’adriatico e una volta dovemmo rifugiarci,l per il maltempo, nel golfo di Rogoznica, oggi costa croata, ma all’ora era la Repubblica Socialista Federale Jugoslava. Successivamente ritornai sul mediterraneo, nelle zone di Tabarka in Algeria e poi Le Galite in Tunisia. Sbarcai alla fine del 1961, dopo quattro anni come direttore di macchina.
Poi sei diventato armatore?
Acquistai, usata, la Santa Maria II° dopo averci messo tutti i miei risparmi, poi arrivò il varo della mia nuovissima barca, il Giuseppe Padre, in onore di mio padre. Poi ci fu una breve parentesi con grosse navi nell’Atlantico e al rientro, con altri parenti, presi una barca più grande il Sant’Amelia e poi varai il Francesco-Giuseppe.
Nei primi anni ’80 il porto di Giulianova, come del resto la marineria dell’adriatico centrale conosce una crisi, tu come hai vissuto quei periodi?
La crisi impaurì anche me, le grandi famiglie di armatori giuliesi, visto l’andamento, cominciarono a vendere i loro pescherecci, anticipando per molti pescatori il prepensionamento. Anche io decisi di vendere, era il 1982, con me finiva l’ultracentenaria esperienza dei Marà, iniziata dal capostipite Andrea. Poi, ci fu una parentesi con la Linda II°, ma nel 2004, a 70anni decisi di aderire ai fondi comunitari per la dismissione delle barche da pesca. Quel giorno piansi amaramente.
Lucio, cosa ti resta dell’esperienza di mare?
Oggi, come altri pescatori in pensione, un paio di volte al giorno, vado al porto, a piedi o in bicicletta, ad ammirare i pescherecci all’ormeggio o le onde che si infrangono sulla scogliera. Mi fermo a parlare volentieri con i vecchi marinai, mentre con i giovani mi prodigo in consigli e spiegazioni, sempre timoroso di apparire invadente e saccente. Mi basta essere stato uno di loro.
Per chiudere vuole aggiungere un suo pensiero?
Credo che sia doveroso ricordare chi è morto per fare questo lavoro. Nella mia memoria ritornano in mente molti giuliesi che sono partiti da questo porto con le loro imbarcazioni mai poi non hanno fatto più ritorno: Carmine (Carminuccio Lu Silvarol’) scomparso nel 1942; Mario Costantini (Mario Lu P’scares’) disperso nel 1948; Donato Cartone (Dunat’d’Cazzill’) scomparso nel 1957; Giancarlo Cirillo disperso nel 1957; Umberto Palestini (butt’jò) disperso nel 1960; Umberto Marà (Mbertin’d’C’nnò) disperso nel 1962; Mario Granato (Mario Lu napuletan’) disperso nel 1968; Umberto Fortunato (Sciascianà) scomparso nel 1970; Ernani Capriotti nel 1980; poi la tragedia dell’Angelo Padre nel 1982 con la morte di: Gabriele Marchetti (Nino d’Talucce), Nicola Gualà e Giuseppe Gualà; Franco Magitti (p’lò) nel 1988; La tragedia del Freccia Nera del 1995 con la morte di Lorenzo e Giorgio Serafini (Lurenz’d’tr’ntatre e Giorgje d’lurenz’).